Progetto S-Miles Markets – Presentazione dei modelli logistici sostenibili dell’ultimo miglio attraverso i mercati dei centri cittadini
Il Progetto Europeo S-Miles Markets – Presentazione dei modelli logistici sostenibili dell’ultimo miglio attraverso i mercati dei centri cittadini è cofinanziato dal programma Pathfinder-Accelerator del EIT Climate KIC e ha come partner italiano Ibe CNR di Bologna. Il progetto mira ad analizzare e convalidare un modello aziendale fattibile per sviluppare e implementare modelli logistici sostenibili e innovativi dell'ultimo miglio nei distretti urbani europei, collegati a posizioni strategiche per centralizzare i trasporti, come i nodi logistici nei mercati centrali delle città.
L’obiettivo è identificare una soluzione rispetto ai cambiamenti e le tendenze della mobilità nel prossimo futuro, coinvolgendo tutte le parti interessate, per garantire la mitigazione dei cambiamenti climatici e la salute dei cittadini: • Entità logistiche • Responsabili di modelli di mobilità intermodale • Proprietari di posizioni strategiche • enti pubblici • clienti finali.
I mercati centrali nelle città sono visti come hub logistici per centralizzare le consegne, decarbonizzare il trasporto merci, decongestionare e migliorare la qualità dei centri cittadini e fomentare il commercio locale.
Con questo focus IBE ha proposto al Parco Agroalimentare Fico Eatal World di divenire caso studio per la parte italiana, FICO e Fondazione FICO hanno accettato, diventando così partner del progetto. IBE, consapevole dell’importanza della condivisione delle conoscenze in ambito di Politiche Urbane, ha proposto alla piattaforma Urban@IT di essere anch’essa partner di progetto, che ha accetato.
IBE ha identificato alcuni potenziali stakeholder, che ha gradualmente coinvolto nel progetto, alcuni dei quali già coinvolti nel precedente progetto KIC Electro Mobility Tour.
Il progetto si è sviluppato in più fasi, cominciate a Luglio 2019 e terminate il 31 dicembre 2019, di seguito un’immagine che le riassume nei passaggi salienti.
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La prima fase, lo studio di fattibilità con l’analisi del contesto socioeconomico, tecnico e del mercato, aveva lo scopo di definire un business model fattibile che rispondesse agli obiettivi strategici del progetto europeo e a quelli del contesto locale, generando beneficio a tutti gli attori coinvolti nel sistema. Da questa è emerso che a FICO Eataly World il numero di visitatori residenti a Bologna non supera il 30% e che i prodotti venduti hanno prezzi in generale superiori rispetto al mercato.
Gli obiettivi specifici del progetto sul caso studio di Bologna erano: valutare l’interesse di fabbriche, negozi, e ristoranti all'interno di FICO Eataly World in relazione alla possibilità di sviluppare / rafforzare un e-commerce con consegna di prodotti nell'ultimo miglio (verso il centro di Bologna) attraverso impatto ambientale o mezzi elettrici, e in secondo luogo, capire come aumentare l'interesse dei cittadini bolognesi per i prodotti FICO e i loro acquisti.
L'analisi di mercato ha dimostrato che l'e-commerce è uno strumento che facilita l'acquisto di prodotti e la fedeltà dei clienti e il suo mercato economico è in crescita con una buona marginalità. A FICO non esiste oggi un e-commerce comune ai negozi, quindi, verificando prima il loro interesse, si è proceduto a identificare e coinvolgere i soggetti necessari a proporre un sistema di consegna dei prodotti nell'ultimo miglio della consegna integrato con una piattaforma di e-commerce, che distribuisce incentivi e bonus verso FICO e potenzialmente dedicati a tutte le parti interessate.
Cliccando qui è possibile scaricare lo studio di fattibilità in formato .pdf
A inizio Ottobre si è svolto il primo Workshop con l’obiettivo di identificare le istanze da parte dei partner e dei portatori di interesse, e le eventuali istanze esistenti. Da questo workshop, aperto dal Direttore Walter Vitali di Urban@IT, è emerso l’interesse da parte di diversi stakeholder del settore al loro potenziale in una successiva fase dimostrativa. Di seguito la breve presentazione mostrata per il caso studio Fico Eataly World.
Dal Workshop è emerso un forte interesse riguardo al progetto da parte di CAAB, (Centro AgroAlimentare di Bologna), per il quale uno dei core-business è l’affitto di spazi, depositi e magazzini e la gestione della piattaforma di carico e scarico delle merci. CAAB ha espresso interesse diretto per il progetto. Infatti CAAB mira a diventare un centro per la promozione della mobilità elettrica e del basso impatto ambientale.
Il modello di business selezionato riguarda la definizione di un servizio di consegna dell'ultimo miglio per i prodotti FICO Eataly World per privati e un servizio di consegna per i centri commerciali e i mercati di quartiere del centro di Bologna, e per il settore commerciale, entrambi realizzati con veicoli a basse emissioni, ipotizzando l'adozione di un sistema di e-commerce per i prodotti offerti alla città di Bologna.
Gli obiettivi includono:
. la riduzione del traffico veicolare e delle emissioni di gas inquinanti nel centro città con conseguenti benefici in termini di sicurezza stradale e salute dei cittadini;
. la gestione logistica integrata dei soggetti e degli spazi fisici e virtuali coinvolti nella catena di consegna verso il centro città;
. la generazione di due hub, uno logistico ed energetico - CAAB, e uno turistico / culturale - FICO, che diventano parte della vita economica e sociale quotidiana della città di Bologna, grazie ai servizi offerti, cogliendo il design e condividendo le opportunità di contatti offerti dalla piattaforma Urban @ IT.
Lo scenario Business Model selezionato include diverse azioni che contribuiscono alla riduzione di Emissioni di CO2 ed emissioni di NOx, ma anche di inquinamento acustico. Quali per esempio:
-Rafforzare CAAB come hub logistico per lo scambio di merci per distribuirle nel centro della città tramite veicoli elettrici: con l'attuazione il progetto contribuirà ad aumentare il tasso di conversione dei veicoli a combustibile con veicoli a basso impatto ambientale.
-I vantaggi e gli incentivi prodotti dalle piattaforme - Il sistema di benefit previsto mira a facilitare un delicato momento di transizione e cambiamento di paradigma, incoraggiando quotidianamente i cittadini a fare scelte che corrispondono alle cosiddette "buone pratiche".
-Miglioramento della qualità della vita nel centro storico della città: la riduzione delle emissioni di CO2, NOx e polveri sottili avrà un impatto positivo sia sul livello di consapevolezza dei cittadini che sulla loro salute in termini di risparmio in termini di salute. La riduzione del numero di veicoli nel centro storico aumenterà anche la sicurezza e la vivibilità dei pedoni nel centro storico e questa cifra sarà verificabile monitorando gli incidenti.
CAAB è pronto e proattivo per una prova operativa della consegna dell'ultimo miglio a Bologna.
Ha espresso la necessità di trovare un player interessato a noleggiare veicoli elettrici a lungo termine per sperimentare il servizio consegna dell'ultimo miglio nel centro di Bologna con E-Commerce, sia verso un mercato nel centro storico che verso un piccolo centro commerciale di quartiere.
CAAB ha già proposto di organizzare un incontro con le parti sociali per gennaio-febbraio 2020 per una presentazione con l'obiettivo di fare capacity building, per costruire un percorso con la pubblica amministrazione, proponendosi come interlocutore principale per lo sviluppo dell'idea progettuale.
CAAB è uno dei principali driver di questa idea di cambiare il paradigma di consegna e possiede contatti consolidati nel sistema pubblico (l'83% di CAAB è di proprietà dell’amministrazione comunale) e privato in città, questa forte partecipazione rappresenta un fattore attenuante dei rischi molto alti.
Il Business Model per il caso Italiano ha evidenziato una grande possibilità di sviluppo di questa ipotesi progettuale alla quale però bisogna affiancare le incertezze che caratterizzano un nuovo paradigma del delivery sostenibile su un territorio assolutamente disponibile ad accettarlo, ma ancora in parte impreparato a trasformare l’idea di sostenibilità in una opportunità economica.
Insistendo però su una realtà sociale caratterizzata da una ampia propensione ad accettare le tematiche ambientali (la città di Bologna), un forte supporto allo sviluppo viene direttamente dalla Pubblica Amministrazione e da una delle realtà più importanti di questo territorio (CAAB) che, peraltro, ha già intravisto nel recente passato ipotesi di sviluppo di progettualità analoghe anche se in quel momento troppo innovative.
La risposta ottenuta dalle imprese che insistono internamente a FICO non è particolarmente costruttiva in termini di partecipazione (10%) anche se chi ha partecipato nella grande maggioranza è favorevole all'istituzione di questa tipologia di servizio. Le imprese esterne, ovvero potenziali fornitori dei veicoli elettrici, piattaforma e servizi (11 imprese) hanno dato una risposta entusiasta alla possibilità di sviluppo del progetto. Inoltre, preme sottolineare nuovamente la grande disponibilità di CAAB.
L'elemento fondamentale dell'analisi rimane quello della necessità di un accordo commerciale non solo con FICO ma anche con CAAB per essere in grado di offrire un doppio percorso di consegna: diretto verso le famiglie che, sebbene importanti, non consentirebbero la sostenibilità da sole, e quello del hub logistico per i mercati cittadini che rappresenterebbe il core business del progetto.
Riteniamo che un progetto come quello esplorato possa trovare un rapido riconoscimento e, se non compreso, verrà presto colto da grandi aziende che dispongono di risorse finanziarie immediate (Amazon, Alibaba, E-bay). Per parafrasare un noto politico locale, che era anche ministro dell'economia: "La logistica sostenibile dell'ultimo miglio è un fiore di campo, il primo che passa la prende".